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27 febbraio 2013

Ich komme aus Schweden (2. Teil) - Vengo dalla Svezia (2. parte)

Ed ecco qui il mio post sul quello che penso del risultato di queste elezioni. Premetto che sarà in qualcosa di (credo) abbastanza lungo, quindi mettetevi comodi e leggete solo se non avete fretta.

Prima che qualcuno di voi pensi a questo post come un qualcosa "pro-sinistra" o robe del genere, vi dico questo: ringrazio il cielo continuamente di non aver avuto la possibilità di votare dato che non avrei mai e poi mai saputo trovare un candidato che mi avesse saputo rappresentare, sul serio. Trovo che Bersani sarebbe stata la scelta "meno peggiore", nonostante lui rappresenti l'antitesi del mio credo politico.

Io ho sempre avuto dei seri problemi ad accettare il fatto di essere italiano. Mi spiego. Non ne sono mai stato fiero, soprattutto per come la gente all'estero pensava a come fossero gli italiani, dato che mi sentivo rappresentato da gente inqualificabile. E non mi riferisco solamente a Berlusconi, bensì anche a tutte quelle persone che vanno all'estero e urlano come dei forsennati, si comportano in maniera indecente, non fanno il minimo sforzo di imparare una lingua straniera, importunano le ragazze del luogo ecc. Tutto questo ha sempre creato in me un senso di vergogna. Tuttavia stando qui in Germania ho riscoperto un piccolo lato patriottico in me, soprattutto riguardante la mia cultura di origine e la nostra bellissima lingua, perché se questi due fattori vengono confrontati con i loro corrispettivi tedeschi, non c'è dubbio che noi italiani ne usciamo tranquillamente vincitori. E quindi avevo trovato un lato che mi faceva apprezzare l'Italia e gli italiani, di cui io ho sempre avuto una bassissima stima. E dopo questa premessa arrivo alle elezioni. Non so perché io mi sia interessato tanto all'argomento dato che non sono maggiorenne e comunque al momento sto abitando in Germania. Forse appunto per questo motivo, perché ero lontano dal mio paese e volevo seguira nella maniera più dettagliata possibile quello che succedeva. Ero quasi euforico i giorni precedenti perché dentro di me ero quasi certo che gli italiani non fossero davvero così deficienti come credevo da rivotare in massa Berlusconi oppure una persona come Grillo che, a mio modesto parere, è tutto fumo e niente arrosto. Nel senso che parla tanto, ma non propone nulla di concreto. Ma non sono qui a discutere le idee politiche di nessuno. Avevo fiducia in loro in un certo senso. E confesso anche che avrei voluto fare anche bella figura davanti ai tedeschi, dato che per quasi una settimana hanno passato a chiedermi:"Ma eleggerete ancora Berlusconi?" o battute di portata ben peggiore. Sentivo che potevamo farcela a dimostrare all'Europa intera che avevamo imparato dai nostri errori. Lunedì sera sono stato tutto il tempo attaccato al sito di Repubblica per vedere i risultati in diretta. Quando ho visto che fin dall'inizio Bersani era in testa ho tirato un sospiro di sollievo. Poi vedendo che il divario tra lui e Berlusconi era di quasi 10 punti percentuali mi sono messo il cuore in pace. Non l'avessi mai fatto. Quando ho ricaricato il sito alle 22 per vedere la situazione mi è preso quasi un colpo dato che il distacco si era assottigliato dal 10 allo 0,6%. Stavo rabbrividendo, temendo un sorpasso di Silvio. Cosa che poi non è accadutta per fortuna. Ma, ahimé, è stata una amara vittoria dato che guardando il risultato finale avrei preferito quasi l'ipotesi precedente: ingovernabilità del paese.

Sul serio Italia? Sul serio? Proprio mentre stavo incominciando a sentirmi fiero della mia nazionalità, del mio paese, proprio mentre l'Europa stava incominciando a fidarsi di noi (bastava guardare un paio di TG tedeschi e parlare con loro per capirlo) noi buttiamo al cesso tutto, REGALANDO più del 30% dei voti ad una persona che è lì da più di 20 anni e sta conducendo il nostro paese allo sfracello? Noi italiani siamo quindi così stupidi e boccaloni come ci dipingono all'estero? Evidentemente sì. Io sono assolutamente senza parole. Sono del tutto sconcertato. Perché credevo che si potesse cambiare, che ci si potesse migliorare. Senza fare chissà che cosa. Semplicemente non votando DI NUOVO colui che ci sta rendendo una barzelletta a livello mondiale e colui che non pensa al bene del suo paese. Perché poi? Sul serio, cosa vi ha spinto a votarlo di nuovo? Facendo così ci siamo ridotti ai livelli della Grecia e non mi sorprenderei se tra qualche mese ci dovessero essere di nuovo le elezioni. O se, peggio ancora, ci dovesse ADDIRITTURA una coalizione della sinistra con Berlusconi per raggiungere una maggioranza. E confesso che questo scenario mi terrorizzerebbe ancora di più delle elezioni anticipate.
Non so che dire. Mi sento frustrato. Preso in giro. O forse sono io che mi sono semplicemente illuso e mi sono creato delle aspettative troppo alte. Non lo so. L'unica cosa che so è che davvero faticherò per riniziare a sentirme fiero ancora di quello che sono e mi dispiace davvero, dato che tutto stava andando per il meglio.

4 commenti:

  1. scrivo tutto questo in pace e amore, sappilo. <3 non è che ogni singola persona di questo mondo ci vede come dei pagliacci perché abbiamo dei politici che fanno pena. non è vero che appena dici che sei italiano ti rispondono 'ah berlusconi/mafia/mussolini!' No. Ti rispondono 'wow che figo! avete le spiagge belle vero? e a che età si può bere?' all'estero l'Italia non è vista solo come un branco di idioti, al contrario tutti (almeno qui dove sono io) sono fieri delle loro origini italiane e sinceramente lo sono anche io. se i nostri politici fanno schifo non significa che allora tutti gli italiani siano così. e essere all'estero mi ha fatto capire quante cose belle ci siano nel nostro paese. e non andare in giro a dire che sei svedese, è stupido, soprattutto per uno con capelli e occhi castani ;) ricorda che Milan l'è n gran Milan <3 bis bald!

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  2. Forse negli States le cose funzionano così nei nostri confronti, ma qui in Germania ci credono davvero quasi come dei deficienti e dopo il risultato di queste elezioni ancora di più. E sinceramente non saprei come dargli torto. Sono ancora nella fase "schock" diciamo, poi magari mi riprenderò e bollerò tutto quello che ho scritto come cagate immonde.
    Comunque ammetto di essere un po' di parte in quanto ho sempre visto fin da piccolo l'Italia come "il male assoluto" e l'estero come "la perfezione", anche se so che la cosa è del tutto sbagliata.
    Per quando riguarda lo "svedese" è una cosa puramente simbolica xD Avrebbe potuto essere thailandese, come cinese o boliviano per dire. Ho scelto la Svezia perché è il mio secondo grande amore. Quelli a cui l'ho detto sanno che scherzo anche perché dicevo sempre:"Wegen der Wahl komme ich heute, morgen und übermorgen aus Schweden". Nonostante il tutto abbia un fine ironico, il perché è abbastanza serio. Semplicemente io dopo quello che è successo, sta succedendo e succederà al nostro paese faccio fatica a sentirmi fiero della mia nazionalità.
    P.S.: ormai tutti quelli che mi conoscono sanno che io vengo da Milano e non dall'Italia in generale dato che gli ho fatto una testa quadrata xD

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  3. ma come fai a non sentirti tipo in dovere di difendere la tua nazione? cioè anziché vedere le cose belle dell'Italia, che sono tante per la cronaca, sottolinei le poche brutte. ho capito che abbiamo davvero una politica di merda, questo lo sa anche un porcellino d'india, ma io non ti dico di difendere gli italiani che sono davvero dei rincoglioniti...ma l'Italia proprio come nazione. la tua patria. boh, cioè io ho una sorta di affetto e orgoglio nei confronti della mia mia nazione, di casa mia! whatever, punti di vista..

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  4. Il mio problema è che mi manca proprio questo essere orgoglioso della mia nazione. A parte cose come la lingua o la cultura non saprei davvero cosa potrei salvare. Io trovo che sia un paese antico, noioso e superato da cui ho sempre desiderato fuggire perché è sempre stato come una specie di gabbia. Io mi sento molto più a mio agio stando qui in Germania rispetto a come stavo in Italia perché è una situazione più adatta a quello che piace a me. Queste elezioni erano anche un pretesto per farmi cambiare completamente idea, per darmi ancora un barlume di speranza rispetto a qualcosa di nuovo. Non è solo una questione di politica. E' una questione che riguarda tutto l'insieme che a me non piace. Capisco perfettamente quello che intendi, ma semplicemente io non riesco a provare questa sensazione.

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